Cosa fare in caso di sanguinamento gengivale?
Cosa sono gli idropulsori dentali?
Esteticamente, gli idropulsori dentali possono ricordare un più classico spazzolino elettrico. La somiglianza non deve però far pensare che abbiano lo stesso utilizzo. Gli idropulsori dentali utilizzano una piccola pompa per creare un getto d’acqua dalla potenza regolabile. Essa è in grado di pulire anche i punti più difficilmente raggiungibili dalla bocca, tra cui lo spazio interdentale. Questo spazio non viene raggiunto dallo spazzolino e proprio per questo è qui che tende a formarsi la carie. Gli idropulsori dentali vanno a velocizzare e semplificare quello che prima faceva lo spartano filo interdentale: rimuovere quei residui che resistono anche al lavaggio dei denti.
Idropulsore dentale o filo interdentale per combattere il sanguinamento gengivale?
Sebbene abbiano scopi simili, gli esperti sono cauti nel mandare in pensione il buon vecchio filo interdentale. C’è infatti chi sostiene che i nuovi idropulsori dentali non siano tanto dei sostituti, quanto dei validi alleati della classica accoppiata di spazzolino e filo nella rimozione di placche e carie. Sicuramente, il loro supporto può contribuire al mantenimento di una buona igiene orale.
Come si usa un idropulsore dentale?
Come scegliere un idropulsore dentale
Se avete intenzione di acquistare un idropulsore dentale, sono diversi i criteri che vorrete tenere in considerazione per la scelta. Innanzitutto, è necessario scegliere tra un idropulsore fisso ed uno portatile. Il primo è particolarmente adatto ad un utilizzo abitudinario che avviene sempre nello stesso posto, in quanto è solitamente dotato di un capiente serbatoio esterno (che si aggira intorno ai 500ml) che lo rende scomodo da trasportare. Il secondo, invece, è adatto per chi ne fa un utilizzo saltuario o vuole semplicemente avere la comodità di portare con sé il proprio idropulsore: in questo caso il serbatoio è interno e, ovviamente, poco capiente (parliamo di circa 100-150ml). A questo si connette la questione dell’alimentazione: gli idropulsori fissi vengono alimentati direttamente dalla presa della corrente, mentre gli idropulsori portatili sono dotati di una batteria interna o, talvolta, di un’alimentazione a pile. La scelta dovrebbe essere dunque orientata dall’uso che intendete fare del vostro idropulsore dentale, per trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze.
Cosa fare se il sanguinamento gengivale persiste anche con l’idropulsore dentale?
Gli idropulsori dentali possono essere ottimi alleati per una buona igiene orale, necessaria per scongiurare il rischio, tra le altre cose, di sanguinamento gengivale. Tuttavia, è possibile che il sanguinamento persista, magari proprio dopo l’utilizzo dell’idropulsore. In questo caso, la prima cosa da fare è abbassare la potenza del proprio getto. Un getto troppo forte può infatti contribuire ad irritare e danneggiare le nostre gengive. In caso il problema persista, non esitate a contattare il vostro dentista di fiducia per una visita odontoiatrica.