Porsi delle domande, soprattutto se si sta utilizzando qualcosa di nuovo e poco conosciuto, non è mai un male. Anche quelle che possono sembrare banali non è detto che siano poi così ovvie. Nel nostro caso gli idropulsori fanno venire numerosi dubbi in chi non li ha mai provati e noi siamo qui apposta per eliminare ogni perplessità in merito all’argomento. Oggi ci concentreremo, in particolare, su una delle domande più quotate: quando si usa l’idropulsore? Basta da solo oppure prima bisogna lavarsi i denti con lo spazzolino? Insieme cercheremo di rispondere a questa domanda per utilizzarlo in maniera corretta e ottenere il massimo risultato, senza commettere i più comuni errori riscontrati dai dentisti nell’igiene orale dei pazienti.
Idropulsore: quando bisogna usarlo?
In un articolo appositamente dedicato abbiamo visto come utilizzare al meglio l’idropulsore, quali passaggi seguire e quali sono le sue componenti principali. Ora, invece, ci dedicheremo a una questione fondamentale: quando si usa per ottenere il massimo della pulizia?
La risposta, in linea generale, è univoca e trova concordi tutti i dentisti: si utilizza dopo essersi lavati i denti, possibilmente dopo aver utilizzato anche il filo interdentale (a meno che, per qualche motivo, non si sia impossibilitati a usarlo).
Questo accade perchè spazzolino e dentifricio restano il modo più efficace in assoluto per assicurarsi una corretta igiene orale, nulla li batte. Il filo interdentale, invece, è molto utile per eliminare in maniera meccanica la placca anche di vecchia data (ed evitare la formazione del tartaro) perchè lo sfregamento è molto efficace. L’idropulsore, invece, è molto utile per rimuovere i pezzi di cibo che rimangono incastrati e per arrivare in punti irraggiungibili con il resto, oltre che per pulire a fondo il canale tra dente e gengiva. Se non si può utilizzare il filo interdentale, comunque, l’idropulsore svolge una funzione molto simile anche se meno potente soprattutto nel caso di placca ormai fissata.
Per tutti questi motivi è necessario utilizzarlo dopo il resto e un combinazione di questi tre elementi (spazzolino, filo e idropulsore) è davvero ottima per curare al meglio i propri denti in casa e senza bisogno di spendere grandi cifre. Si tratta di una sorta di garanzia che può consentirci di recarci meno dal dentista per i problemi più comuni come le carie, gli ascessi e la pulizia dei denti. Una bocca sana e denti curati oltre a fare una bella figura possono evitarci numerosi problemi che possono sfociare in patologie difficili da curare e molto fastidiose.
Quante volte?
Un’altra interessante domanda riguarda la frequenza del suo utilizzo. I dentisti consigliano di lavare i denti un minimo di due volte al giorno (mattina e sera) e una massimo di tre, sennò si rischia di infiammare eccessivamente le gengive e arrecare più danni che benefici. L’idropulsore, esattamente come la pratica di lavare i denti, dovrebbe essere usato un massimo di due volte al giorno, non di più. Insieme al lavaggio con lo spazzolino lo possiamo utilizzare come ausilio in più per lavare bene i denti e le gengive. Un altro pratico consiglio è quello di non sostare troppo con il getto d’acqua sulla stessa zona, sennò si ottiene lo stesso risultato di un’eccessiva pulizia dentale (sanguinamento e irritazione delle gengive, con conseguente indebolimento). Il tempo di pulizia, invece, non dovrebbe superare i due minuti per quanto riguarda lo spazzolamento con il dentifricio, anche se alcuni dentisti consigliano tre minuti massimi. L’idropulsore, invece, non deve essere utilizzato con eccessiva fretta per consentire al getto d’acqua di pulire bene tutte le zone difficili ma neanche con troppa lentezza per evitare inutili infiammazioni.
Se uso l’idropulsore prima dello spazzolino cosa succede?
La buona pratica impone di utilizzarlo dopo ma, in qualche caso, se lo utilizziamo prima non succede niente. In caso di viaggi o altre situazioni particolari lo si può anche utilizzare prima, ma non garantisce lo stesso tipo di pulizia accurata. Non si registrano casi di danni particolari ed è solo una questione di accuratezza, ma è comunque una pratica che può essere utilizzata ogni tanto e non come abitudine quotidiana.
Diverso è il caso di persone con impianti fissi alle quali il dentista, probabilmente, consiglierà il solo uso dell’idropulsore al posto dello spazzolino e del filo interdentale che, per motivi pratici, non possono essere utilizzati. In caso di situazioni particolari il miglior suggerimento è quello di chiedere consiglio al proprio dentista che saprà sicuramente dare le migliori risposte adeguate ad ogni caso specifico.
Per riassumere l’idropulsore:
- Deve essere utilizzato dopo lo spazzolino e il filo interdentale
- Va usato un massimo di due volte al giorno, come accade per il lavaggio dei denti
- Non bisogna sostare troppo sulle gengive per evitare di infiammarle
- Lo si può utilizzare, ogni tanto, prima dello spazzolino ma non deve essere una pratica quotidiana
In questo modo, seguendo tutti i consigli, non si presenteranno problemi e i denti saranno puliti in maniera professionale e corretta.