Lo spazzolino da denti è la prima arma che abbiamo per favorire l’igiene orale e combattere i batteri della bocca. Se ne scegliamo uno elettrico avremo in più un’efficacia certificata che agevolerà la pulizia dei denti. Utilizzato con regolarità e costanza garantisce la salute del cavo orale e aiuta a mantenere anche il bianco naturale dello smalto. Se allo spazzolino poi affianchiamo l’utilizzo del filo interdentale e dell’idropulsore, il risultato è quasi assicurato.
Piccole regole, grandi risultati
Un bel sorriso, sano e smagliante, è il miglior biglietto da visita che presentiamo agli altri. Riuscire a mantenerlo tale è il risultato di una cura quotidiana alla portata di tutti. Innanzitutto l’utilizzo dello spazzolino da denti, almeno tre volte al giorno, dovrebbe aprire il rito della pulizia dei denti.
Proprio i residui di cibo sono i responsabili infatti della formazione di placca, tartaro e infine della carie. Spesso sono talmente piccoli che però lo spazzolino non riesce a eliminarli tutti. Ecco perchè è molto utile affiancare l’uso quotidiano e regolare del filo interdentale. Andando a infilarsi tra dente e dente, il filo riesce a rimuovere anche i residui di cibo più nascosti.
L’intervento dell’idropulsore
L’elemento in più che non dovrebbe mancare nella nostra ruotine di pulizia orale è l’idropulsore. È un presidio per l’igiene orale che, attraverso l’erogazione a pressione dell’acqua, migliora la pulizia della bocca. È composto da un serbatoio che potete scegliere di riempire anche con il collutorio, per un’igiene più profonda. Una piccola doccia, simile a uno spazzolino elettrico, è collegato al serbatoio da un sottile tubo di plastica. Il liquido quindi viene spinto tramite il tubicino da una pompa e spruzzato sui denti attraverso l’ugello posto all’estremità del doccino. È la pompa che dà la potenza necessaria al liquido, e il compressore permette di regolarne la frequenza. Dei tasti posti sul doccino, poi, consentono di scegliere il programma di pulizia più adatto alle proprie necessità.
Quando l’idropulsore è un aiuto in più
L’intervento dell’idropulsore completa sicuramente l’igiene orale andando a pulire in maniera profonda tutta la bocca. L’azione dell’acqua, o del collutorio, raggiunge infatti gli spazi minuscoli tra dente e dente perfezionando l’operato dello spazzolino e del filo interdentale.
La pressione dell’acqua sui denti invece, a diverse frequenze, sgretola la placca ed elimina i residui di cibo. Inoltre, se utilizzato regolarmente, protegge lo smalto dei denti mantenendo il loro bianco naturale.
Idropulsore, alleato dello spazzolino, non sostituto
Molto spesso si ha la convinzione che l’idropulsore, considerando la sua potente azione pulente, possa essere un sostituto dello spazzolino. Sbagliato!
In particolare lo spazzolino elettrico ha certamente una capacità certificata di pulizia dei denti che va utilizzata tutti i giorni. A seconda del modello, i movimenti della testina sgretolano via la placca facilmente e accarezzano i denti senza intaccarne lo smalto. Le vibrazioni dello spazzolino elettrico sono determinanti nella lotta alla carie non permettendo gli accumuli di placca sui denti. E visto che la placca è causata principalmente dai residui di cibo, anche il filo interdentale diventa fondamentale. Infilandosi in mezzo ai denti ed arrivando fino al bordo del dente, il filo interdentale completa l’azione dello spazzolino. Un risultato ancora migliore si ottiene completando la pulizia quotidiana dei denti con l’azione dell’idropulsore.
L’azione combinata di spazzolino e idropulsore
L’azione pulente dello spazzolino e dell’idropulsore devono essere considerate in maniera complementare. Le vibrazioni e i movimenti della testina dello spazzolino contribuiscono ad eliminare il grosso dei residui di cibo e della placca. Il filo interdentale agisce sugli spazi più nascosti tra i denti. L’azione più precisa dell’idropulsore va a terminare le operazioni di pulizie orale.
Se poi al posto dell’acqua, dentro il serbatoio dell’idropulsore, utilizziamo un collutorio, l’azione diventa ancora più profonda.
Come funziona lo spazzolino elettrico
Ci sono diverse tecnologie e diversi tipi di funzionamento che caratterizzano vari tipi di spazzolino elettrico. A differenza di uno spazzolino manuale, quello elettrico è più semplice e meno faticoso da utilizzare poiché compie in maniera autonoma i movimenti necessari.
Dopo aver messo il dentifricio sulla testina, basta poggiarla delicatamente sui denti con una leggera pressione. Lentamente poi bisogna passare su tutti i denti facendo attenzione a coinvolgere anche le gengive e la lingua. Sono sufficienti circa trenta secondi per arcata e quasi tutti i modelli contengono un timer che conta proprio questo lasso di tempo.
Come funziona l’idropulsore
Il funzionamento dell’idropulsore è un po’ più complicato dal punto di vista della tecnologia ma ugualmente semplice nell’utilizzo. Si tratta di un doccino collegato a un serbatoio esterno che va riempito con acqua (o collutorio). Nel corpo dell’idropulsore è presente una pompa che spinge l’acqua attraverso il tubo, fino all’estremità del doccino. Inoltre, un piccolo compressore permette di regolare la frequenza del getto in modo da trovare la soluzione migliore per la nostra sensibilità. Solitamente sul doccino, simile esteticamente proprio allo spazzolino elettrico, è presente un pulsante che permette di regolare la frequenza del getto. Proprio la pressione e la frequenza variabile del getto aiutano a far scivolare via i residui di cibo dagli angoli più inaccessibili per lo spazzolino.
Per un breve riepilogo
Lo spazzolino da denti, in particolare quello elettrico, pulisce i denti e combatte attivamente la placca. Il filo interdentale aiuta ad eliminare i residui di cibo negli spazi tra i denti. L’idropulsore è una sorta di rifinitore che perfeziona le azioni di entrambi.